Premio Biennale Città di Ozieri
per Cori Tradizionali Sardi

Biennale Ozieri: La Tradizione nell'Innovazione

Al via l'Edizione 2023

Dopo lo stop per il Covid, riparte Il Premio Biennale per Cori Tradizionali Sardi.
L'appuntamento è fissato per il 9 Dicembre 2023. Consulta il Regolamento aggiornato, per Info e Dettagli e scarica la Scheda di Adesione per partecipare alla XV Edizione del Premio.

Biennale Ozieri

Pronta l'Edizione 2014 del Concorso per Cori sardi col 'Premio Speciale Mario Meledina'
'La tradizione dell'innovazione, non è un ossimoro o una contraddizione. E' lo slogan che disegna, con pennellate potenti e ricche di colore, l'attesissima edizione 2014 del 'Premio Biennale Città di Ozieri per Cori Tradizionali Sardi', ovvero la prestigiosa Università del Canto Polivocale Sardo. L'Associazione Sostenitrice, col presidente Pinuccio Aini e il segretario Antonello Lai, e la Giuria, coordinata da Antonio Deiara, hanno sviluppato nuove sinergie musico-linguistiche in una
riunione tenuta al Centro di Documentazione del Premio Ozieri.
Nata nel lontano 1987 da un'idea di Antonello Lai, la "Biennale Ozieri', come viene comunemente definita nei palmares di numerosi Cori della Sardegna, continua a stupire ancora oggi con novità
inequivocabili. L'arrivo in Giuria di Giovanna Demurtas di Lei, docente di Analisi e Composizione e direttore di cori polifonici e polivocali femminili, nel filone della parità di genere; il passaggio del testimone a favore dei giovani maestri da parte di Gian Battista Ledda, professore del Conservatorio di Musica 'Luigi Canepa' di Sassari e autore dell'elaborazione per grande orchestra e coro del 'Procurad'e moderare'; la proiezione a Teatro dei testi dei canti, editi ed inediti, valutati dal segretario del Premio Ozieri di Letteratura Sarda, Antonio Canalis, e interpretati dai cori in Concorso; il ruolo del musicista ozierese Gianluigi Pani, ora in Giuria con le sue esperienze internazionali.
Nel 2014 le due sezioni stanche della 'Biennale Ozieri', relative ai cori della 'Scuola di Nuoro' e a quelli 'assimilabili a Tempio', confermeranno la possibilità per i diversi Maestri compositori di esprimersi sia in termini di 'tradizione' che di 'innovazione'. Si sente il profumo della nascente 'Sezione Cori Polivocali Sardi Femminili', grazie alla presenza prodromica della nuova giurata Giovanna Demurtas. Completa l'organico della Giuria Tonino Tedde, già armonizzatore del Coro
'Logudoro' di Usini e vincitore della 'Biennale Ozieri". Al compianto Mario Meledina subentrerà una nuova 'Voce della tradizione' e verrà dedicato un Premio Speciale della Giuria.
Si attende la ripartenza della 'Scuola Internazionale Città di Ozieri per armonizzatori e direttori di Cori Tradizionali Sardi', cuore pulsante di preparazione professionale per i giovani diplomati/laureati di Conservatorio e gli autodidatti della musicalità della Sardegna, che consente a tutti i cori dell'Isola di far studiare gratuitamente almeno un proprio corista.

SCUOLA INTERNAZIONALE CITTÀ DI OZIERI
PER ARMONIZZATORI E DIRETTORI DI CORI TRADIZIONALI SARDI

OZIERI, 14 MARZO 2013

La Biennale di Ozieri fa Scuola, anzi "Scuola Internazionale Città di Ozieri per armonizzatori e direttori di Cori Tradizionali Sardi".
Il primo "weekend didattico", finanziato dall'assessore regionale della Pubblica Istruzione Sergio Milia, si
terrà presso il Centro di Documentazione del Premio Ozieri di Letteratura Sarda sabato 23 e domenica 24 Marzo.Per iscriversi ai Corsi, assolutamente gratuiti, è sufficiente inviare una mail alla segreteria del "Premio Biennale Città di Ozieri per Cori Tradizionali Sardi" all’indirizzo di posta elettronica: biennaleozieri@yahoo.it
I posti disponibili sono al massimo 15 e questo a garanzia di un percorso didattico e formativo di altissimo livello.
Ogni Coro della Sardegna potrà inviare un proprio rappresentante, possibilmente il più giovane; porte aperte agli autodidatti, che avranno finalmente l'opportunità di arricchire e vedere finalmente riconosciute le proprie competenze compositive e musicali,
ai diplomati/laureati e ai diplomandi/laureandi del Conservatorio.
«Non intendiamo certo sostituirci al Conservatorio di Musica», ha dichiarato l'ideatore dell'impianto metodologico-didattico,
Antonio Deiara. «Il nostro obiettivo è formare nuovi Armonizzatori e Direttori liberi dalle liane dell'Accademia che spesso risulta prigioniera dei "talebani del pentagramma". Come ho affermato nel Convegno del 2008, bisogna avvicinarsi con grande umiltà ai frutti dell'albero della Musica Popolare o d'Ispirazione Popolare della Sardegna». Docenti di profonda e concreta esperienza professionale animeranno i "weekend didattici": dai maestri della Scuola di Nuoro a quelli di estrazione classica, dai giurati della Biennale Ozieri ai direttori di cori polifonici, dai compositori del pop e del rap a quelli del jazz e della musica liturgica, senza alcuna preclusione di genere, stile o variante linguistica. Nel primo fine set-timana verrà proposto l'affasci-nante confronto tra le esperienze musicali e didattiche di Antonio Mura, già prima tromba delle Orchestre della Rai di Genova, della Scala di Milano, di Santa Cecilia di Roma, del San Carlo di Napoli, docente del Conservatorio di Musica "Luigi Canepa" di Sassari e direttore della Scuola Civica di Musica "G. Verdi" di Macomer, e di Antonio Deiara, già armonizzatore e direttore del Coro Città di Ozieri e del Lachesos di Mores, allievo di Carlo Delfrati, ideatore del Metodo "Pentagrammando", docente di Musica all'I.C.S di Ittiri e già Supervisore del Biennio Formazione Docenti del
Conservatorio "L. Canepa". La cura dei testi è affidata al segretario del Premio Ozieri di Letteratura Sarda, Antonio Canalis. Basti pensare al tesoro linguistico accumulato in 56 anni di vita della creatura di Tonino Ledda, gioielli de sa Limba che verranno proposti all'attenzione dei corsisti come testimonianza del passato, linfa del presente e fondamento del futuro.
Ultima e clamorosa iniziativa il "Note Aperte", che coinvolgerà in qualità di Uditori gli alunni delle Scuole Pubbliche di ogni ordine e grado della nostra Isola. «Se riusciremo a formare le nuove generazioni – sostiene il presidente dell'Associazione Sostenitrice della Biennale Ozieri, Pinuccio Aini – la musica, la lingua e le varianti alloglotte della Sardegna non moriranno mai!». Gli incontri didattici utilizzeranno la lingua sarda e le varietà alloglotte, l'italiano, l'inglese, il francese, lo spagnolo, il russo e 
qualsiasi altro idioma venga parlato dai corsisti.

XII ED. BIENNALE OZIERI
I CORI DI URI E LOIRI TRIONFANO ALL'UNISONO

Menzioni della Giuria per Domenico Murrighile, Silvio Bossi e Paolo Appeddu. Gli lstentales incantano il pubblico, arrivano i Rappers e la Scuola di Ozieri.

Era previsto un grande evento, e grande evento è stato. Ha aperto il Coro Ctttà di Ozieri guidato da Mario Coloru, ha chiuso un Supercoro di 150 elementi intonando "Non potho reposare", mettendo sul podio il maestro ospite Alessandro Gatte di Nuoro, ed emozionando il numerosissimo pubblico dell'Oriana Fallaci di Ozieri. È questa l'istantanea della festa dei 25 anni del Premio Biennale Città di Ozieri per Cori Tradizionali Sardi. Antonello Lai, l'ideatore, e Pinuccio Aini, il megapresidente, invitati sul palco da un ispirato Giuliano Marongiu, hanno ringraziato tutti quelli che, per ben cinque lustri, si sono impegnati a titolo di puro volontariato per ben dodici edizioni.
E, a titolo di genuino volontariato, sono intervenuti gli lstentales, parafrasando l'imperatore d'Austria, la stella più fulgida del firmamento etno-pop della Sardegna. Gigi Sanna, incontenibile, ha lanciato un appello per la lingua Sarda, potentemente veicolala proprio dal "Popolo della Musica", un popolo che ha cantato, battuto le mani e riso di gusto ascoltando "lstentales", "Narali tue" e "Boboreddu", autobiografia sardonica dello stesso leader della Band.
La Biennale Ozieri ha consacrato per la prima volta il Coro di Uri, sapientemente istruito e guidato da uno dei più bravi maestri della Sardegna, Marco Lambroni, per l'inedito "Uri antigu" su testo dI Salvatore Rizzu. Ex aequo, la palma del vincitore è stata assegnata dalla Giuria, presieduta dal maestro Tonino Delitala, al Coro di Loiri formato e diretto dal pluripremiato Bernardo Deriu, imperniato sulla potente voce del "miglior solista" Domenico Murrighile, con "Cuccheddu a li vagghjani" (testo di Matteo Pirina).Tanti i giovani tra i coristi e i maestri, per questo motivo sono state assegnate dalla Giuria due menzioni speciali. Il giovanissimo direttore del Coro di Ittireddu, Silvio Bossi, ha ricevuto quella per "la ricerca armonico-timbrico-agogica nel rispetto della tradizione" dell'inedito "S'antigu Inzatteri de Ittireddu" su testo di Luigino Cherchi; la voce solista di Paolo Appeddu, del Coro "Antoninu Paba" di Giave, è stato premiato per la capacità di modulare la voce in modo originale ma rispettoso del canto tradizionale sardo.
Il "Santu Nigola" di Ozieri, magistralmente diretto da Gavino Lisai, si è visto riconoscere il grande valore di "Ajo a ballare", valida rivisitazione del ballo antico ozierese "S'addiadoi". «Venticinque anni fa - ha dichiarato il coordinatore della Giuria, Antonio Deiara - sono stati chiamati
giurali che non capivano niente di Musica Sarda ma erano grandissimi musicisti e docenti liberi da qualsiasi condizionamento. Come diceva il maestro Giuseppe Sinopoli, fare un basso è come compilare le parole crociate; il canto polivocale della Sardegna si fonda sul tenore che si appoggia al baritono, al di là di qualsiasi partitura. Se i giovani parleranno la Lingua Sarda e faranno Musica Sarda, la Sardegna avrà un futuro.»
Il giovane assessore alla Cultura Giuseppina Sanna ha portato il saluto dell'Amministrazione Comunale di Ozieri guidata dal sindaco Leonardo Ladu, Antonello Lai quello dell'assessore della Pubblica Istruzione e dei Beni Culturali della Sardegna, Sergio Milia.
Il futuro prevede la nuova Sezione "Rappers e Poeti lmprovvisatori" e la "Scuola Internazionale per Armonizzatori e Direttori di Cori Tradizionali Sardi"


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